Dama, già Ama, toponimo questo
di probabile origine etrusca, si trova a 700m.s.l.m. Una strada
proveniente da Chitignano, passando per Taena, Rosina,
Sarna, Dama e Biforco, si dirigeva verso il
passo di Serra e valicava l'Appennino. A Dama
cessano le coltivazioni dei vigneti e dei frutteti, e cominciano
i boschi. Nella zona abbondano querce, castagni, alberi da frutto
e viti, ora poco produttivi perché abbandonati, come abbandonate
sono tutte le terre, in autunno crescono i funghi. Il paese
è riparato dai venti freddi del nord ed il clima è
piuttosto mite. La primavera è assai bella con le sue tonalità
di verde. Nei boschi intorno al paese vivono lupi, volpi,
tassi, ricci, cinghiali, istrici; questi ultimi sono odiati
dagli abitanti perché dissotterrano le patate che poi mangiano.
Intorno alle case vivono numerosi merli, il cuculo e la rondine
fanno la loro comparsa in primavera.
Si vedono i fagiani perché vengono lanciati
dai cacciatori. Con l'abbandono delle terre anche la lepre è
sparita. Il cinghiale è stato introdotto per motivi
venatori dalla Provincia di Arezzo negli anni sessanta. Solo
la scrofa accompagnata dai piccoli, se molestata, può aggredire
l'intruso: generalmente i cinghiali scappano al minimo rumore. Le
lucertole e i ramarri sono i rettili più diffusi, la vipera
è presente in tutto il territorio.
L'aspide sordo, ritenuto da alcuni
un'altra specie di vipera, da altri è considerato il
maschio della vipera. La realtà è ben
diversa: la sola vipera presente in questo tratto dell'Appennino
è la vipera comune, l'aspide sordo vive solamente
nella fantasia popolare. Sono poi favole quelle che vogliono
le vipere capaci di arrampicarsi sugli alberi, caratteristica
invece di molte serpi, perché in realtà riescono
al massimo a scalare arbusti e fino a pochi centimetri dal
terreno. Tra gli anfibi sono presenti la rana, il rospo e qualche
salamandra. Vicino al paese di Dama ci sono gruppetti
di case che hanno vari nomi: Casapino (forse perché
la prima casa fu costruita da un certo Pino); Fontanino
(perché accanto a una piccola fonte); Bozzi
(di origine sconosciuta). A circa un chilometro di distanza
si trova un altro gruppetto di case, le Casenuove (costruite
senza dubbio dopo l'agglomerato di Dama). Le origini di Dama
si perdono nella notte dei tempi. Fin dall'antichità
Dama fu un punto di riferimento fisso per tutti i viandanti
che dal Casentino andavano in Romagna o nella
valle del Tevere. Dagli Etruschi ai Romani,
dal Medioevo al secolo scorso fino ai nostri giorni
é sempre stato necessario far tappa nel paese di Dama.
Da questo villaggio si possono ammirare le bellezze del Casentino:
la pianura dell'Arno e tutto il Pratomagno (m.1592
s.l.m.), con sulla cima la grande croce di ferro. Nell'anno
1362, fra le lettere dell'Abate Aleotti, si trova riportato
che la chiesa di S.Lorenzo faceva parte della giurisdizione
dei monaci Cassinesi di SS. Flora e Lucilla di Arezzo, i quali
possedevano anche il vicino castello di Sarna.
Oggi il paese si sviluppa su due lati dalla Strada Statale
208 con case e fabbricati costruiti sulla via che conduce alla
Verna. Il villaggio di Dama merita una sosta, anche
di ristoro, per inoltrarsi lungo le strette stradine che salgono
lungo il paese.
Dama 1950
Nella soglia in pietra di una porta, forse usando un vecchio
architrave, vi è scolpita una croce; dettaglio che
si trova, ancora come architrave, anche in una casa di Sarna.
Molte case del paese sono state ristrutturate,
ma fra le case di pietra si notano molti elementi caratteristici.
Dama 1950
Qualche casa conserva ancora il tipico tetto di lastre,
un tempo caratteristica del Casentino. Molto
ampia è la piazzetta vicino alla chiesa, chiamata Piazza
della Fonte, dove si trova ancora la fontana pubblica e il lavatoio,
che ora quasi nessuno usa più. Le strade che scendono dalla
collina sono strette, piegate e scoscese. Si allargano dove incontrano
la moderna strada, ai cui lati sorgono gli edifici più recenti.
Da notare la costruzione in pietra della scuola, edificata
ne 1934dall'Ente Nazionale di Cultura contro l'Analfabetismo,
che ora, per mancanza di scolari, è stata trasformata in
un moderno Bar Pizzeria, con telefono pubblico. Le altre
case sono di moderna fattura, costruite essenzialmente per le vacanze.