Maria (la Fusaia)

 

Anche il passo, come le parole, avea lento e garbato.

Mai fermava il suo incedere a parlar di superfluo, né per aggiunger immeritati pesi sulle spalle altrui.

E ne eran passate di lacrime, sospiri, speranze sul suo tavolo coperto di tarocchi!

Era davanti a quel “passato, presente, futuro”che parole di antiche radici fluivano dalle sue labbra, mai per vezzo, né per consapevole ricerca.

Nella pausa misurata, quelle non dette si potean leggere nei suoi occhi o…nel suo silenzio.

Da sempre, tanti cuori in cerca di risposta a lei s’ eran affidati e sempre motivo di speranza e lume di conforto avean trovato.